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Il Contesto

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Quadro normativo e regolamentare

Con Decreto n.610/44 del 06/10/1995 dell'Assessore per il Territorio e Ambiente della Regione Siciliana è stata istituita la R.N.O. Monte Pellegrino. Con il medesimo Decreto è stata approvata la Convenzione di affidamento in gestione all'Associazione Rangers d'Italia.
L' art.23 della Legge Regionale 9/08/1988 n.14 - Norme di Salvaguardia delle Riserve - prevede, per le zone di preriserva qual è il Parco della Favorita, la decadenza delle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti e l'adozione di Piani di Utilizzazione.

Il Piano di Utilizzazione della zona B della R.N.O. Monte Pellegrino è stato redatto dall'ufficio tecnico comunale, adottato dal consiglio comunale con Deliberazione n. 294/2004 ed approvato dalla Regione con DDG. n. 368 del 29/06/2012 con alcune prescrizioni.
Queste sono state considerate sotto forma di proposta di Delibera n. 439 del 05/08/2024 al vaglio della Ragioneria Generale del Comune di Palermo per la presa d'atto.

La proprietà e la gestione

La Real Favorita è realizzata da Ferdinando IV di Borbone che nel 1799 acquista, da alcuni nobili palermitani la Casina Lombardo (l'attuale Casina Cinese) nella Piana dei Colli e altri "siti di campagna", con cento dieci salme di terreno circostante.
Le terre sono destinate a seminativi, praterie, giardini, frutteti, boschetti, oliveti, vigneti e orti, ben distribuiti ai lati di lunghi viali fiancheggiati da alberi.

Con legge 3853 del 31.5.1877 la "Real Villa della Favorita" passa al demanio dello Stato e con R.D. n° 2578 del 31.12.1919 il "casino, villa e giardini" della Tenuta della Favorita vengono ceduti in uso al Ministero della Pubblica Istruzione. Con R.D n°1795 del 4.10.1926 la restante parte della "Real Favorita", ad esclusione del "podere Drago", viene ceduta al Ministero dell'Aeronautica ("Campo delle corse" e sue dipendenze) e al Comune di Palermo (il Parco "monumentale") "per la destinazione a pubblico godimento", sotto l'alta sorveglianza, nell'interesse artistico, della Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti del Ministero dell'Istruzione Pubblica.

Con DL n. 265/2010 il Parco della Favorita e i relativi manufatti vengono trasferiti al Patrimonio indisponibile della Regione Siciliana.
Nel 1991 la Favorita viene inserita come zona B nella Riserva Naturale Orientata "Monte Pellegrino" del "Piano regionale dei parchi e delle riserve naturali" della Regione Siciliana (decreto n. 970 del 10.6.1991). Nel 1995 la gestione della RNO Monte Pellegrino è affidata all'Associazione Rangers d'Italia. Nel 2000 una parte della Real Tenuta viene inserita nell'area Natura 2000 oggi identificata come Zona Speciale di Conservazione ITA 020014 Monte Pellegrino.
Nel 2001 una parte del Parco della Favorita, coincidente con il Bosco Niscemi, viene elevato come zona A di Riserva.

In data 11/05/2012 viene sottoscritto il Protocollo d'intesa tra la Regione Siciliana ed il Comune di Palermo per la valorizzazione del Parco della Favorita. Il protocollo viene sottoscritto da Assessorato Regionale Economia, Dipartimento Regionale Ambiente, Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana, Dipartimento Regionale Beni Culturali, Comune di Palermo, Riserva Naturale Monte Pellegrino. In esso il Comune di Palermo si impegna ad intervenire in materia di pulizia e igiene.
Il 29/06/2012 viene approvato il Piano di Utilizzazione della zona B della R.N.O. Monte Pellegrino con alcune prescrizioni.

I fondamenti dello Studio di fattibilità

Il futuro del Parco, dovrà fondarsi sul rapporto, comunque dinamico, tra storia e natura che nella Favorita ha mantenuto caratteri di multifunzionalità, mantenendo la coesione tra valori ambientali, storico-culturali e produttivi

Lo studio che sottende al Piano ha le motivazioni culturali su principi e documenti di consolidato valore (la Carta di Firenze in relazione ai caratteri di giardino storico; Il Codice dei beni Culturali, la Convenzione Europea sul Paesaggio in quanto paesaggio culturale; la legislazione regionale in quanto riserva naturale, la legislazione comunitaria in quanto in parte ricadente in Area Natura 2000) e segue anni di confronto e dibattito culturale ed esperienze concrete sui temi della tutela e della valorizzazione del paesaggio storico della Conca d'oro.

Lo Studio di fattibilità mira altresì ad attualizzare, ove necessario, i contenuti del Piano di Utilizzazione in considerazione del tempo trascorso e dei suoi effetti sullo stato colturale degli agrumeti, sulle aree di vegetazione naturale, sui manufatti, sull'impianto urbanistico e sulle funzioni e necessità proprie di ciò che può essere definito un parco urbano ricadente in un'Area Protetta.
Ovviamente tutto ciò andrà fatto in accordo con le Istituzioni che hanno il compito di salvaguardare funzioni e valori ambientali e culturali.

Lo Studio di fattibilità terrà conto dei cambiamenti avvenuti nel corso della lunga storia del Parco attraverso il ricorso a cartografie storiche, cartografie tematiche, progetti.

Valori e le funzioni ambientali

Il valore ambientale e naturalistico della Favorita è formalmente codificato dal coincidere, pur nella variazione di alcuni confini, con la zona B della Riserva Naturale Orientata Monte Pellegrino istituita dalla Regione Sicilia. Studi di settore, come anche le risultanze delle indagini preparatorie alla stesura del Piano di Utilizzazione, confermano come nel suo territorio permangano emergenze di grande valore naturalistico.

Funzioni ambientali di diversa natura (mitigazione del clima urbano, disinquinamento atmosferico, regolazione idrica, conservazione della biodiversità, ecc..) sono connesse alla tipologia di grande area verde periurbana, importante nodo di quella rete ecologica che con il contiguo Monte Pellegrino si connette attraverso il sistema dei parchi e del verde urbano, alle aree naturali che delimitano la Conca d'oro.

In conformità con le prescrizioni del Piano di Utilizzazione, sono previsti nel Studio di fattibilità interventi di naturalizzazione che portano alla formazione di una copertura vegetale più ricca di complessità e biodiversità, tali da valorizzare gli aspetti naturalistici ed anche i valori paesaggistici della macchia e della foresta mediterranea.
Analoghi interventi di naturalizzazione, riguarderanno anche le siepi che fiancheggiano la viabilità e delimitano gli appezzamenti per recuperare una funzione paesaggistica spesso compromessa e insieme un valore ecologico fondamentale.

Le funzioni ambientali vanno anche valorizzate attraverso interventi di fruizione, studio scientifico, divulgazione culturale: lungo gli antichi percorsi, chi passeggerà nel parco dovrà poter "leggere", attraverso supporti didattici, le tappe e gli elementi più significativi di una storia naturale.

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