Relazione sintetica dello Studio di fattibilità per la rigenerazione funzionale¶
Il Parco della Favorita, un'area verde di eccezionale valore storico, paesaggistico e naturalistico nella città di Palermo, è oggetto di un ambizioso piano di rigenerazione funzionale. Questo documento di sintesi illustra le linee guida dello Studio di fattibilità, elaborato con l'obiettivo di restituire alla città un parco riqualificato, fruibile e capace di offrire servizi ecosistemici e multifunzionali.
Il Parco della Favorita: un mosaico paesaggistico da preservare¶
Nato come parco di delizie, campo di produzione agraria e riserva di caccia tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, il Parco della Favorita si estende su una vasta area della Conca d'oro, la fertile pianura che circonda Palermo.
La sua storia plurisecolare ha plasmato un paesaggio unico, un mosaico di giardini storici, monumenti, aree naturali e sistemi agrari tradizionali. Il parco è riconosciuto come zona B della Riserva Naturale Orientata "Monte Pellegrino" e ospita una ricca
biodiversità.
Obiettivi dello Studio di fattibilità¶
Lo Studio di fattibilità mira a potenziare l'uso del Parco, salvaguardare e recuperare i valori storici e ambientali, tutelare l'agricoltura e il suo paesaggio, creare opportunità di formazione ed educazione ambientale, offrire opportunità per il gioco, lo sport e le attività culturali, stabilire un legame più forte con la comunità cittadina e contribuire ad accrescere l'attrattività di Palermo.
Linee guida del Piano¶
Lo Studio di fattibilità si articola in diverse aree strategiche di intervento, ognuna delle quali affronta specifiche problematiche e propone soluzioni innovative per la riqualificazione del Parco.
Mappa dinamica per analizzare lo studio di fattibilità del Parco della Favorita, dalle macro aree alla zonizzazione, con zoom limitato e dettagli specifici. È progettata per essere user-friendly, con funzionalità come popup informativi, evidenziazione delle aree, modalità fullscreen e limiti geografici per garantire che l'utente rimanga focalizzato sull'area di interesse.
Macro aree¶
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Giardini storici I giardini storici del Parco, tra cui quelli della Casina Cinese, di Villa Niscemi e il giardino all'italiana che collega Piazza Niscemi alla Casina Cinese, costituiscono un patrimonio di inestimabile valore. Il piano prevede il restauro filologico di questi giardini, il recupero dei manufatti lapidei e degli ingrottati, la riconnessione tra la Casina Cinese e il Museo Etnografico Pitrè, e il ripristino delle strutture della Città dei Ragazzi. Questi interventi permetteranno di creare un itinerario che ripercorre la storia dei giardini europei, offrendo ai visitatori un'esperienza culturale unica.
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Manufatti Borbonici Il Parco è ricco di manufatti storici, testimonianza del suo passato di tenuta reale. Il piano prevede il recupero dei magazzini borbonici adiacenti all'ulivo millenario, con la creazione di servizi funzionali al Parco come aule didattiche, biblioteca, punto di ristoro e servizi igienici. Si propone inoltre il recupero della "Via dell'acqua", con la riattivazione dei manufatti idraulici storici e la valorizzazione del sistema di irrigazione tradizionale.
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Aree per attività sportive e ricreative Lo Studio di fattibilità riconosce l'importanza delle attività sportive e ricreative all'interno del Parco. Si prevede il mantenimento delle attività equestri, con l'ampliamento a funzioni didattiche e di educazione ambientale, la riqualificazione dei Campi Malvagno per attività sportive, e la creazione di nuovi accessi per facilitare la fruizione di queste aree. Si propone inoltre la creazione di un "Parco nel Parco" nell'ex area Nomadi, con spazi inclusivi, un biolago e la valorizzazione degli agrumeti abbandonati.
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Tutela ambientale e rinaturalizzazione La tutela ambientale è un elemento centrale dello Studio di fattibilità. Si prevede la tutela e valorizzazione degli alberi monumentali presenti nel Parco, il recupero delle siepi e delle alberate con la rimozione di specie esotiche invasive, l'adozione di piani di gestione per le aree di macchia-foresta mediterranea, garantendo la conservazione e la prevenzione degli incendi, e la rinaturalizzazione delle aree incolte e degradate.
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Infrastrutture e mobilità sostenibile Il piano prevede il recupero e la realizzazione delle infrastrutture fognarie, idriche, elettriche, antincendio e di videosorveglianza. Si promuoverà l'uso delle energie rinnovabili e si interverrà sulla viabilità interna ed esterna, limitando il traffico veicolare privato e incentivando la mobilità sostenibile con piste ciclabili, navette elettriche e percorsi pedonali.
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Gestione del parco Lo Studio di fattibilità propone l'individuazione di un organismo di gestione del Parco, che coinvolga enti pubblici, privati e associazioni. La gestione si concentrerà su:
- Accoglienza e promozione
- Salvaguardia e sicurezza
- Relazioni con la comunità urbana
- Mobilità interna
- Pulizia e manutenzione
- Valorizzazione del patrimonio agricolo
- Patrimonio naturalistico e conservazione della biodiversità
- Recupero e valorizzazione del patrimonio immobiliare e dei giardini
Confronto¶
Studio di fattibilità vs Piano d'Uso della Favorita adottato con Delibera di C.C. n. 294 del 08/09/2004
Scarica la tavola dello Studio di fattibilità Scarica la tavola del Piano d'uso
Mappa confronto sincronizzata¶
Confronta il Piano d'Uso della Favorita, adottato con Delibera di C.C. n. 294 del 08/09/2004 con Lo Studio di fattibilità utilizzando una mappa sincronizzata che permette di visualizzare e analizzare le differenze in tempo reale.
Conclusioni¶
Lo Studio di fattibilità per la rigenerazione funzionale del Parco della Favorita rappresenta un progetto ambizioso e lungimirante, che mira a restituire alla città di Palermo un patrimonio di inestimabile valore.
La realizzazione del piano richiederà un impegno congiunto da parte di diverse entità, ma i benefici che ne deriveranno saranno molteplici: un parco più bello, fruibile e sicuro,
un'offerta turistica arricchita, un ambiente più sano e una comunità più coinvolta nella vita del
proprio territorio.
Statistiche delle Superfici¶
La superficie definita dal perimetro della Zona B del vincolo Regionale è di 250.81 ha (ettari).
Lo studio di fattibilità ha preso in considerazione anche aree del Parco non comprese dal perimetro della Zona B di Riserva, per una superficie complessiva di circa 261 ha.
Questa superficie risulta suddivisa come indicato in tabella.
Zonizzazione | Sup. (ha) | Sup. (%) |
---|---|---|
Aree agricole | ~24.68 | ~9.43% |
Aree archeologiche | ~0.03 | ~0.01% |
Edifici archeologia militare | ~0.78 | ~0.30% |
Edifici da demolire | ~0.43 | ~0.16% |
Edifici da riconvertire | ~0.65 | ~0.25% |
Edifici storici | ~1.38 | ~0.53% |
Formazioni boschive | ~142.47 | ~54.42% |
Giardini ornamentali | ~31.17 | ~11.90% |
Impianti sportivi | ~11.00 | ~4.20% |
Parco multifunzionale | ~35.90 | ~13.71% |
Vivaio comunale | ~2.35 | ~0.90% |
Viali principali | ~11.00 | ~4.20% |
La viabilità secondaria, sentieri ed i percorsi pari ad una superficie di circa 10 ha sono comprese nelle aree verdi della tabella soprastante.
- Il parco è prevalentemente naturale (~142 ha di boschi pari a 54.42%), le Formazioni boschive dominano, coprendo più del 50% della superficie totale. I giardini ornamentali presenti nel Parco hanno una superficie di circa 31 ha pari a 11.90%, infine c'è anche una significativa componente agricola (~25 ha pari a ~9.43%).
- Le aree costruite (Edifici) sono marginali (<2%) e includono edifici storici, edilizia rurale da riconvertire o da demolire.
- Il Parco multifunzionale con una superficie di ~35.90 ha, rappresenta il 13.71%, le aree sportive con una superficie di ~11 ha rappresenta il 4.20% della superficie totale.